Una complessa rete di giovani e giovanissimi, tutti italiani, che spacciavano marijuana, hashish, cocaina e droghe sintetiche usando WhatsApp, la popolare applicazione per telefonini, e Facebook. È quanto emerso in un’operazione della polizia a Monza. Gli indagati sono 61, tra i quali 8 arrestati e 5 giovani sottoposti all’obbligo di dimora.
L’indagine, che ha messo a nudo una sorta di codice per l’acquisto di droga basato su ‘faccinè ed ‘emoticon’ è nata dal malore subito da una ragazza un anno fa.