Ha trascorso l’ ultima notte circondata dall’affetto dei familiari, il marito Giuseppe Poliseno e i figli Massimo e Alessia, che per starle vicini hanno letto ad alta voce, nonostante fosse incosciente, alcune pagine del libro ‘Il buio oltre la siepe’ di Harper Lee, uno dei suoi preferiti. Il sindaco di Cardano al Campo (Varese) Laura Prati è morta stamani, alle 8.30, dopo che il 2 luglio era stata ferita a colpi di pistola insieme al suo vice Costantino Iametti da un ex agente della polizia locale sospeso dal servizio.

Nei giorni scorsi era stata colpita da un aneurisma al termine di un intervento chirurgico all’ospedale di Circolo di Varese, e da ieri le sue condizioni si sono fatte disperate, fino alla morte cerebrale. I parenti, esaudendo le sue ultime volontà, hanno dato il consenso per donare gli organi della ‘sindaca’, come amava farsi chiamare. Prima donna alla guida del Comune di Cardano al Campo, eletta con il Pd, Laura Prati è stata ferita dall’ex vigile Giuseppe Pegoraro la mattina del 2 luglio. L’uomo, che voleva vendicarsi per essere stato sospeso dal servizio dopo una condanna per truffa e peculato, attorno alle 9.30 era entrato nell’ufficio del sindaco e aveva sparato diversi colpi di pistola contro i due amministratori. Poi era fuggito in auto, gettando un ordigno incendiario artigianale nella sede dello Spi-Cgil in paese. Aveva sparato anche contro l’auto degli agenti di polizia che lo avevano inseguivano, senza ferire altre persone, ed era stato arrestato poco dopo l’episodio. Ora l’uomo verrà indagato anche per omicidio volontario dal pm Nadia Calcaterra, che ha disposto l’autopsia sul cadavere di Laura Prati. La morte dell’amministratrice ha provocato sconcerto a Cardano al Campo, comune di poco più di 14 mila abitanti, vicino all’aeroporto di Malpensa. Oggi i cittadini, gli assessori delle Giunta e i dipendenti comunali si sono riuniti davanti al palazzo municipale, dove la bandiera italiana è stata ammainata a mezz’asta, per smantellare in segno di lutto lo striscione con la scritta ‘Forza Laura e Forza Costantino’ appeso nei giorni scorsi in segno di solidarietà ai due feriti. Dopo le esequie, che si terranno in paese, verrà proclamata una giornata di lutto cittadino per la morte della ‘sindaca’. Il suo vice, Iametti, è già stato dimesso dall’ospedale, ed è a casa per un periodo di convalescenza. “Tutti i cittadini si sentono orfani – spiega l’assessore Andrea Franzioni, nominato ‘reggente’ dell’amministrazione comunale -, Laura è morta solo perchè ha fatto il suo dovere”. Cordoglio e dolore anche da parte del Governo e delle forze politiche. Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha espresso la sua vicinanza alla famiglia e ai cittadini di Cardano. “Laura Prati è stata uccisa in servizio e il suo omicidio è un’ulteriore dimostrazione di quanto pericoloso sia il possesso di armi – spiega la presidente della Camera Laura Boldrini -, la sindaca di Cardano al Campo era una donna ferma e coraggiosa che a lungo si era battuta anche per i diritti delle altre donne”. Cordoglio anche del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, dei sindacati, dell’Anci e dell’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola. In diversi comuni italiani sono stati organizzate iniziative per esprimere lutto per la morte di Laura Prati, e vicinanza al dolore dei familiari.

 

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