Facevano prestiti ”a strozzo” fino a un interesse del 360 per cento, e quando consegnavano i soldi alle vittime – commercianti e piccoli imprenditori del Vulture Melfese, in Basilicata – chiedevano in garanzia le foto dei parenti più prossimi (figli, mogli e genitori).

Con le accuse di estorsione, usura e violenza, i carabinieri hanno arrestato tre persone di Venosa e di Melfi. L’operazione e’ stata chiamata ”Freedom” perché ha ”liberato” le vittime dal cappio dell’usura.

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