Sara’ probabilmente la scatola nera del treno a dare alla Polfer di Foggia le risposte sulla morte di Marco Alecci, lo studente diciannovenne di Romano di Lombardia (Bergamo) trovato morto lunedi’ accanto alla massicciata ferroviaria in provincia di Foggia in circostanze non ancora chiare.

Il dispositivo elettronico, che ha memorizzato i dati del viaggio di sabato del Frecciabianca e che e’ gia’ stato acquisito dalla polizia, potra’ chiarire quale porta del treno si e’ aperta, in quale carrozza, quando e perche’. Il convoglio avrebbe infatti effettuato diverse soste fuori programma lungo la tratta a causa di problemi tecnici. Marco Alecci si era agitato anche per questo e forse proprio li’ e’ sceso dal treno: gli amici con i quali tornava dal mare a un certo punto non l’hanno piu’ visto. L’autopsia eseguita all’ospedale di Foggia non ha chiarito, per ora, i dubbi sulle cause della morte: il decesso potrebbe essere stato provocato da un forte trauma, forse nella caduta dalla massicciata. Intanto stasera la salma di Marco verra’ riportata nella casa di Romano dove viveva con i genitori e la sorella.

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