Un passo di breakdance sbagliato in un disco-pub, l’urto contro una ragazza poi finita per terra, la rissa successiva tra due gruppi di giovani sono all’origine del ferimento a colpi di pistola di C.C., 29 anni, di Palagianello, avvenuto nella notte tra il 19 e il 20 luglio in una stazione di servizio sulla strada statale 100 in localita’ ‘San Basilio’, vicino Mottola, in provincia di Taranto.

I carabinieri della Compagnia di Massafra, in collaborazione con i colleghi del Comando provinciale del capoluogo jonico, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto M.R., 26 anni, e A.C., 28, entrambi pregiudicati di Gioia del Colle, nel barese. I due si erano resi irreperibili. Dopo che nella vettura di M.R., una Audi A3, sono state trovate delle macchie di sangue e una maglietta da lui indossata la sera del raid intrisa di macchie ematiche, ieri sera i due, sentendosi braccati, hanno deciso di costituirsi. Quando i militari sono giunti sul posto, intorno alle 5,20 del 20 luglio, il ferito, raggiunto da due proiettili a una gamba, era stato gia’ trasportato all’ospedale di Castellaneta mentre sul posto, tra i numerosi giovani presenti, c’era quasi tutta la sua famiglia compresi A.L., suo cugino, 23 anni, che aveva riportato nell’aggressione del gruppo rivale un grosso ematoma alla guancia destra e una ferita lacero contusa alla bocca, e il fratello G.C., 32 anni, con l’occhio destro chiuso completamente e intriso di sangue. Il primo era stato anche raggiunto da un proiettile a una scarpa. Da quanto ricostruito dagli inquirenti, tutto era iniziato nella discoteca Heineken di Gioia del Colle. Qui A.L. mentre ballava aveva urtato violentemente una ragazza che era caduta a terra suscitando l’intervento dei suoi amici, tra i quali M.R. e A.C che avevano picchiato il giovane tarantino colpendolo con pugni e calci fuori dalla discoteca e procurandogli la frattura del setto nasale. Di qui la vendetta tentata dai giovani di Palagianello in alcuni bar di Gioia del Colle, un primo tentativo di conciliazione fallito e finito con la promessa di ritorsioni e il confronto violento nella stazione di servizio dove M.R. e A.C, giunti armati, avevano ferito G.C., il fratello e il cugino.I due , riconosciuti da alcuni testimoni e nelle immagini di sorveglianza di un bar, devono rispondere di tentato omicidio e lesioni personali. Sequestrata a casa di M.R. durante una perquisizione anche il revolver calibro 38 special con matricola abrasa. E’ accusato, infatti, anche di detenzione illegale di armi comuni da sparo modificate. La convalida del fermo e’ prevista per domani.

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