Tre calabresi originari di Cutro sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) mentre tentavano di estorcere un’ingente somma di denaro ad un imprenditore piacentino. Le vessazioni, ha rivelato la vittima, erano iniziate nell’agosto dell’anno scorso. L’uomo, che ha un’azienda a Castelvetro Piacentino, gia’ nel settembre 2009 aveva subito l’incendio doloso (ad opera di ignoti) della propria auto, una Bmw.

I tre due giorni fa si sono presentati in azienda, che produce infissi e serramenti, pretendendo il denaro. Per la ditta avevano infatti eseguito in passato dei lavori, per 300.000 euro piu’ Iva, gia’ saldati dall’imprenditore, e ne dovevano ancora incassare circa 60.000. Ma dal titolare dell’impresa ne pretendevano altri 73.000, oltre la cifra gia’ pattuita. Per ottenerli non hanno esitato ad alzare le mani sulla loro vittima che, vista violenza e minacce subite per mesi, alla fine ha chiamato i carabinieri. I militari di Fiorenzuola d’Arda hanno trovato gli estorsori ancora negli uffici dell’azienda. Stavano inveendo contro l’imprenditore e l’anziano padre, presente in quel momento negli uffici, e avevano scaraventato contro la loro vittima una scrivania ed un telaio in alluminio. Con i militari i tre hanno tentato di giustificarsi, affermando che l’imprenditore era loro debitore per alcuni lavori non pagati. I tre sono stati arrestati per tentata estorsione aggravata dal fatto di averla commessa in tre, e portati nella casa circondariale di Piacenza. L’arresto e’ stato convalidato e il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. Proseguono ora gli accertamenti degli inquirenti sui tre, residenti nel piacentino ma gravitanti anche sul Reggiano, che non risultano gravati da particolari precedenti penali (due sono incensurati).

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