E’ accusato di tentativo di concussione il sindaco di Apricena (Foggia), Vito Zuccarino (Pd), a cui ieri sera militari della Guardia di finanza hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip di Lucera. Zuccarino e’ alla guida dell’Amministrazione comunale dal 2002.

Il reato e’ stato commesso, secondo gli inquirenti, al fine di ottenere la celere approvazione, da parte del Comune, del piano di lottizzazione pubblica relativo alla ‘Zona 132 di via San Nazario’ riguardante, tra gli altri, terreni di proprieta’ di Incoronata Lupardi, moglie del sindaco. Zuccarino – secondo l’accusa – dopo aver avviato nell’ottobre del 2009, in Giunta, l’iter amministrativo relativo alla procedura, avrebbe, prima della conclusione della stessa (che risulta ancora pendente), stipulato con l’impresa ‘Raduazzo Costruzioni srl’, assieme ad altri proprietari, i contratti di permuta dei terreni, definendo prima del tempo, gli assetti proprietari derivanti dal piano particolareggiato. Nel febbraio 2010 pero’ un imprenditore edile, Luigi Potenza, acquista un terreno rientrante nell’area interessata dalla lottizzazione. Potenza diventa cosi’ persona interessata al piano particolareggiato, in grado di far valere i propri interessi nell’ambito della procedura pubblica, cambiando le carte ‘in tavola’ al primo cittadino ed interferendo – secondo la procura – nei propri propositi e nell’assetto contrattuale gia’ definito nei rapporti con l’impresa costruttrice. E’ a questo punto che – secondo la denuncia presentata da Potenza nei confronti del primo cittadino – Zuccarino comincia a esercitare il suo ricatto che sarebbe consistito nelle pressioni esercitate sull’imprenditore per ottenere la vendita ‘a prezzo volgare’ del terreno ‘conteso’; o, comunque, l’incondizionata acquiescenza di Potenza ai ‘desiderata’ del primo cittadino in relazione alla definizione degli assetti proprietari conseguenti alla lottizzazione pubblica.

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