In manette con l’accusa di rapina e sequestro di persona altri due presunti colpevoli per un colpo avvenuto tra il 20 e il 21 giugno, in Trentino. Il capofamiglia era stato bloccato coi polsi legati, mentre la moglie e la figlia adolescente erano state incappucciate. Bottino circa 100.000 euro tra denaro e gioielli, portati via nella notte a Villa Agnedo, dopo avere sorpreso i tre nel sonno.

I carabinieri avevano fatto scattare subito dopo l’allarme dato dall’imprenditore al 112 dei blocchi stradali e avevano inseguito e bloccato uno dei tre, Luigi Burkart, 57 anni, di Pergine Valsugana, all’epoca occupato in lavori socialmente utili. Scappava in moto e aveva con se’ la refurtiva. A finire in carcere ora, su ordinanza del procuratore capo di Trento, Giuseppe Amato, due presunti complici. Sono Ivano Busana, 48 anni, di Levico Terme, disoccupato, ma in procinto di aprire una palestra, e Corrado Ennemoser, 47 anni, di Pergine Valsugana, addetto alla cantieristica stradale. Entrambi, cosi’ come Burkart, gia’ noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici. A inchiodare gli ultimi due, oltre ad alcune indicazioni del primo arrestato, anche la moto di Ennemoser, presunto altro mezzo utilizzato per compiere la rapina. Ma anche alcune dichiarazioni poi risultate incongruenti fornite dallo stesso Ennemoser e da Busana, che quella notte si erano poi spostati su di un’auto ed erano stati fermati per un controllo dai carabinieri in zona.

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