Per la seconda volta in pochi mesi è caduto nella rete della polizia l’impiegato del Ministero Affari Esteri già arrestato dalla polizia, lo scorso dicembre.
Anche questa volta il 60enne romano è stato arrestato con la medesima accusa: truffa aggravata, millantato credito e falso. L’uomo aveva promesso a 7 persone un posto di lavoro al ministero se avessero pagato pagato 1.665 euro a testa.