I militari della Compagnia Carabinieri di Busto Arsizio hanno arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minaccia aggravata un 21enne tunisino, residente in zona, con numerosi precedenti per reati contro la persona e per spaccio di sostanze stupefacenti.

Tutto è accaduto giovedì scorso quando il 21enne, al termine di un litigio avuto con la propria sorella convivente (20enne) perché quest’ultima voleva uscire a pranzo con alcune amiche in periodo di Ramadan, contravvenendo in tal modo ad uno dei principali precetti della religione islamica, ha iniziato a colpirla a volto con schiaffi prima di impugnare una “katana” giapponese, puntandogliela alla gola e minacciandola di morte in caso di disobbedienza ai propri precetti religiosi. La vittima è riuscita a fuggire e a chiudersi a chiave nella propria camera da dove, in preda al panico, ha telefonato al 112 chiedendo aiuto. A quel punto una pattuglia di Carabinieri si è recata presso la sua abitazione dove è stato trovato il giovane, ancora con l’arma precedentemente utilizzata. Subito immobilizzato dai militari, l’aggressore è stato arrestato e, d’intesa col Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, Francesca Parola, è stato successivamente portato presso la locale Casa Circondariale. La vittima, invece, visibilmente in preda al panico, è stata trasportata al Pronto Soccorso dal quale è stata dimessa con alcuni giorni di prognosi per le lesioni riportate a seguito dell’aggressione subita.

 

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