I baci scambiati con una ragazza di Soverato (Catanzaro) gli sono costati un ricatto in pieno stile mafioso, 500 euro e tanta paura. La vicenda, conclusa con l’arresto in flagranza a Schio (Vicenza) del giovane estorsore, è quella denunciata da un ragazzo scledense nei giorni scorsi.

Sette anni fa, nel corso di una vacanza in Calabria lui aveva conosciuto la ragazza, ne era nata una storia d’amore, durata lo spazio di un’estate. Poi è arrivato Facebook e i due si sono rimessi in contatto: lo scambio delle foto, quattro chiacchiere telematiche e lo scorso agosto nuovo viaggio in Calabria per incontrare la vecchia fiamma: nuova passione e bacio galeotto scambiato fra le corsie di un supermercato. Tanto è bastato perch‚ il vicentino ricevesse qualche settimana dopo la telefonata di un calabrese che, senza mezzi termini, gli imponeva di pagare 500 euro per lavare l’onta pubblica di quel bacio, dal momento che la ragazza apparterrebbe ad una potente famiglia mafiosa di quelle parti. Sulle prime il vicentino si è risolto a pagare, consegnando il denaro nel corso di un incontro con il suo estorsore fissato alla stazione ferroviaria di Vicenza. Ma quando il calabrese si è rifatto vivo, dopo meno di una settimana, il vicentino si è messo in contatto con il capitano Massimo Ferrari, comandante della compagnia carabinieri di Schio ed è stata organizzata la trappola. All’appuntamento, in stazione, si sono presentati anche i militari che, dopo lo scambio dei soldi, hanno fatto scattare le manette ai polsi del 27enne calabrese. Ora sono in corso accertamenti per capire se e quanto sia coinvolta nella vicenda anche la ragazza al centro della ‘piccante’ vicenda.

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