Il primario di Cardiologia dell’Ospedale di Pieve di Cadore (Belluno) e’ stato sospeso dall’esercizio dell’attivita’ sanitaria perche’, senza alcuna autorizzazione dell’Ulss, visitava a pagamento i suoi ‘clienti’ in Ospedale mentre i pazienti pubblici attendevano mesi in lista d’attesa. Il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Belluno,

su disposizione del gip, ha notificato al medico le misure cautelari della sospensione dall’attivita’ di cardiologo presso l’Ulss di competenza ed il divieto di dimora nel comune di Pieve di Cadore, sede del nosocomio pubblico. Per il medico la struttura ospedaliera, secondo quanto accertato dai finanzieri, sarebbe stata una dependance dei suoi ambulatori privati, tanto che era sua moglie a prendere le prenotazioni delle visite private da eseguire negli ambulatori dell’ospedale con le attrezzature sanitarie pubbliche. Il primario adesso deve rispondere di peculato aggravato continuato, truffa aggravata continuata ed interruzione di pubblico servizio. La moglie invece e’ accusata di concorso nel reato di truffa. Un mese fa sempre i finanzieri avevano arrestato il primario di ginecologia dell’ospedale di Pieve di Cadore che intascava ‘mazzette’ per la procreazione assistita.

 

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