La vicinanza della provincia di Frosinone con l’area del Casertano «ha senz’altro favorito soprattutto la camorra. In particolare Cassino e le zone limitrofe risentono principalmente dell’incidenza di questi clan»: lo scrive nella sua relazione semestrale sul crimine organizzato la Direzione Investigativa Antimafia che ha presentato oggi il report aggiornato. In quelle 453 pagine viene indicata la predominanza dei clan casertani sul sud della Ciociaria. In particolare «i Casalesi, gli Esposito di Sessa Aurunca, i Belforte di Marcianise nonché personaggi legati ai clan napoletani Licciardi, Di Lauro, Mazzarella, Gionta di Torre Annunziata, che hanno realizzato anche attività di riciclaggio mediante la gestione di locali da gioco e scommesse». La provincia di Frosinone si conferma terra di reinvestimento del denaro sporco e rifugio per i latitanti «come documentato dai recenti arresti di esponenti legati ai clan Amato – Pagano, Polverino ed ai Casalesi». La Dia ha rilevato interessi economici del clan campano dei Moccia nel quadrante Nord del Frusinate: lì ha «acquisito e gestito talune aziende ubicate nell’area tra Patrica, Ferentino, Frosinone». Ma si stanno sviluppando anche formazioni locali «quali gli Spada ed i Di Silvio, collegati alle omonime aggregazioni criminali romane e pontine, protagoniste di estorsioni, usura e traffico di stupefacenti».