L’applauso del rione Sanità a Napoli ha salutato il feretro di Liliana de Curtis giunto da Roma alla chiesa di Santa Maria ai Vergini dove si svolge il funerale della figlia di Totò spentasi venerdì nella Capitale a 89 anni dopo una lunga malattia. Nonostante la mattinata torrida, un centinaio di persone si sono radunate davanti alla chiesa. «Un grande orgoglio, mia madre mi lascia una grande testimonianza», il commento della figlia Elena Anticoli de Curtis che ne ha raccolto il testimone alla guida della Fondazione dedicata a Totò e la battaglia per la realizzazione di un Museo. Per l’altro figlio, Antonello Buffardi de Curtis «la questione del museo Totò – ha commentato con amarezza – è ormai una barzelletta, ma vogliamo credere nei miracoli». Poi ha ricordato il grande legame tra Totò e la sua unica figlia. «È stato il grande amore della sua vita e così anche per Lilianà». L’amico attore Enzo Decaro, che con Liliana ha collaborato, sottolinea «l’importanza dello studio di Antonio de Curtis come poeta e filosofo aspetto a cui la figlia teneva molto». Nella piccola folla l’attore Giacomo Rizzo, il vicesindaco Mia Filippone («il museo è indispensabile e necessario», ha detto). Il proprietario della vicina casa natale di Totò, Giuseppe de Chiara spera nella nuova amministrazione comunale per combattere il degrado della facciata del palazzo e non solo. «Siamo stati abbandonati. sarebbe bello un collegamento tra casa e museò. Liliana de Curtis sarà tumulata domani nel cimitero del Pianto a Poggioreale e riposerà» nella cappella di famiglia accanto a Totò.