L’intermediario specializzato in compravendita di armi Ziad Takieddine afferma di ”poter fornire elementi” e prove di un finanziamento alla campagna presidenziale 2007 dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy da parte della Libia di Muhammar Gheddafi.

Lo riporta il quotidiano Le Parisien, spiegando che la dichiarazione e’ stata rilasciata al giudice Renaud Van Rymbeke, che indaga sul cosiddetto ‘affare Karachi’, una complessa vicenda di tangenti e ‘retrocommissioni’ sulla vendita di armi al Pakistan collegate a un attentato in cui, nel 2002, persero la vita 11 dipendenti della direzione delle costruzioni navali francese. Takieddine, che e’ indagato in questo procedimento, ha spiegato che il sostegno finanziario, il cui ammontare complessivo supera secondo lui i 50 milioni di euro, sarebbe proseguito anche dopo l’elezione di Sarkozy all’Eliseo, tramite l’intermediazione dell’allora ministro dell’Interno Claude Gueant. In particolare, quest’ultimo avrebbe fornito al segretario personale di Gheddafi ”le coordinate bancarie necessarie per i bonifici”, eventualita’ di cui, sempre secondo le affermazioni di Takieddine, l’ex Primo ministro libico sarebbe pronto a fornire le prove. Nell’aprile scorso, il sito Mediapart aveva pubblicato una nota dell’ex capo dei servizi segreti libici, in cui si indicava che il regime di Tripoli prevedeva fin dal 2006 di versare circa 50 milioni di euro ai candidati presidenziali in Francia. L’informazione era pero’ stata smentita da Sarkozy stesso, ai tempi candidato alla rielezione.

 

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