Ancora un militare italiano ferito lievemente in Afghanistan, dopo quello del 4 gennaio scorso. Anche in questo caso e’ stata l’esplosione di un ordigno improvvisato a causare il ferimento. L’episodio e’ avvenuto a circa 10 chilometri a nord di Bala Murghab, in un villaggio nei pressi dell’avamposto ‘Mono’, situato nel settore settentrionale dell’area di responsabilita’ italiana. Nel pomeriggio – in quell’area a rischio per la presenza di insorti e talebani – era in corso un’operazione congiunta dei militari italiani con le forze di sicurezza afghane. Durante questa attivita’, una squadra a piedi della Task Force Nord, su base del 151/o Reggimento ‘Sassari’ e’ stata coinvolta dall’esplosione di un ordigno improvvisato (Ied) a seguito della quale un caporale ventenne di Iglesias e’ rimasto lievemente ferito. Sul luogo dell’evento sono intervenuti immediatamente i soccorsi che hanno provveduto al trasferimento del militare in elicottero alla Foward operating base ‘Columbus’, sede del 151/o Reggimento. Il militare coinvolto e’ rimasto sempre cosciente e ha informato telefonicamente i propri familiari di quanto accaduto. Il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, ha espresso ”sentimenti di solidarieta’ e vicinanza” al ferito, augurando il suo pronto recupero. E’ stato un’inizio d’anno movimentato, dunque, per il contingente italiano impegnato con 4.200 uomini nell’Ovest dell’Afghanistan. La minaccia si chiama sempre Ied, gli ordigni artigianali di cui sono disseminate le insidiose strade che devono battere le pattuglie miste composte dai militari Isaf e da quelli afghani. Due giorni fa l’esplosione aveva investito un blindato italiano, che ha resistito all’urto; oggi ha colpito una pattuglia a piedi e, dunque, le conseguenze avrebbero potuto essere ben piu’ gravi.

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