Potrebbero essere oltre 300 i pazienti uccisi dall’anestesista dell’Ospedale evangelico di Curitiba, nello stato del Parana, Virginia Soarez de Sousa che al momento e’ in attesa di essere processata per l’omicidio di primo grado di sette pazienti. Arrestata lo scorso 19 febbraio dalla Polizia civile insieme ad altri sette membri del suo team, riferisce il quotidiano Gazeta do Povo, la dottoressa 56enne, e’ stata rilasciata su cauzione la scorsa settimana.

Secondo i legali della donna che era a capo del reparto di terapia intensiva, le accuse di aver provocato la morte per asfissia di sette pazienti, prima somministrando loro una dose di miorilassanti e poi riducendo il flusso di ossigeno, sono false. Ma l’accusa sta verificando l’ipotesi piu’ inquientate, cioe’ che la dottoressa accelerasse cosi’ i decessi dei pazienti gravemente malati per liberare i letti nel reparto. E altri membri dello staff ospedaliero sentiti come testimoni avrebbero confermato questi timori. Dall’esame delle cartelle cliniche dei 1700 pazienti morti in quel reparto negli ultimi sette anni, la Polizia avrebbe scoperto almeno altri 20 casi sospetti. Per Mario Lobato, che conduce le indagini per conto del ministero della Sanita’ brasiliano, citato dalla Bbc, “sono quasi 300 i casi che stiamo esaminando” di decessi avvenuti in circostanze molto simili a quelli gia’ sospettati.

 

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