La polizia neoelandese ha arrestato stamattina l’attrice Lucy Lawless, la principessa guerriera Xena della popolare serie Tv, e cinque altri attivisti di Greenpeace, dopo che il gruppo aveva trascorso per protesta quattro giorni appollaiato su la torre di trivellazione di 57 metri di una nave della Shell nel porto di Taranaki, per cercare di impedirle di salpare verso i mari artici.

Nel frattempo 133 mila persone hanno mandato email ai dirigenti della Shell per protestare contro l’esplorazione petrolifera nell’Artide. Gli agenti di polizia hanno scalato la torre e convinto i manifestanti a scendere, per poi arrestarli con l’accusa di abbordaggio illegale di una nave. Un settimo attivista era sceso ieri dalla torre ed era stato anche arrestato. La nave potra’ ora partire per un viaggio di 6.000 miglia nautiche, per trivellare tre pozzi petroliferi di esplorazione nel mar di Chukchi al largo dell’Alaska. Lawless, nata 43 anni fa in Nuova Zelanda, da tempo si batte per cause ambientali e nel 2009 era stata nominata ambasciatrice di Greenpeace. Parlando per telefono dalla cima della torre aveva detto di manifestare ”per conto del pianeta e dei miei tre figli”. Ha anche raccontato la difficolta’ e la paura, nel trascorrere tre notti in cima alla torre nel freddo e nel forte vento, ma ha aggiunto di sentirsi in dovere di prendere posizione contro la trivellazione petrolifera nell’Artide e contro il riscaldamento globale.

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