Le violenze tra le comunita’ di musulmani e buddisti in Birmania hanno causato piu’ di 80 morti in un mese. Il bilancio e’ stato fornito da una fonte del governo, che ha parlato di 71 morti causati da una settimana di scontri, oltre ai 10 musulmani linciati all’inizio del mese da buddisti furenti per lo stupro e l’omicidio di una donna.

Il 10 giugno, nello stato di Rakhine, nel’ovest del Paese, e’ stato dichiarato lo stato di emergenza, che non sembra pero’ esser bastato a riportare la calma: gli scontri tra i buddisti di etnia Rahkine e i musulmani Rohingya vanno avanti da giorni.

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