Nuovo giallo sull’ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) che per un giudice brasiliano è ”irreperibile”.”Sono sorpreso da tutto questo: sono a Rio de Janeiro”. Cosi’ Cesare Battisti ha oggi commentato la decisione del giudice di accertare la sua reperibilita’ negli indirizzi notificati alle autorita’ dopo il suo rilascio dal carcere.

A voler capire dove si trovasse l’ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac) e’ stato il giudice di Brasilia Alexandre Vidigal, il quale ieri aveva fatto sapere tramite una nota di aver chiesto alla polizia di occuparsi della vicenda e di presentare un rapporto in merito ”entro cinque giorni”. Se le ricerche non porteranno ad alcun risultato, ”la polizia dovra’ aprire un’indagine per accertare dove si trovi”, inchiesta che dovra’ essere chiusa ”entro un mese”, aveva precisato il giudice nel suo provvedimento. Nella stessa nota sono indicati i due domicili in Brasile dell’ex militante Pac, e cioe’ Rua Ronald Carvalho 236/1003, nel quartiere Ipanema di Rio, e Rua Francisco Chaves, 203, nella piccola localita’ di mare paulista di Cananeia. Contattato al suo cellulare dall’ANSA, Battisti ha detto di trovarsi a Rio de Janeiro, dichiarandosi sorpreso da tale richiesta, precisando di aver saputo del provvedimento ”stamani” e di voler chiarire quanto prima la vicenda. ”Ora chiamerò il mio avvocato difensore, Luiz Eduardo Greenhalgh”, ha proseguito, ricordando che l’indirizzo di Rio citato nella richiesta di accertamento del giudice ”‚ il luogo dove mi hanno arrestato nel marzo del 2007. Un nuovo indirizzo a Rio era stato comunicato alla polizia federale di San Paolo dal mio legale nell’ottobre del 2011”. Ormai da molti mesi, Battisti trascorre il suo tempo in parte a Rio in parte spostandosi in altre citta’ brasiliane, tra le quali San Paolo, Brasilia, Fortaleza e Porto Alegre, per presentare il suo ultimo libro ‘Ai piedi del muro’, dove racconta i suoi quattro anni nelle prigioni brasiliane. Qualche giorno fa e’ andato nella citta’ di Caxias do Sul, nello stato di Rio Grande do sul, regione dove l’immigrazione italiana e’ stata molto forte, proprio per il lancio del libro: la presentazione e’ pero’ stata cancellata perche’ la libreria dove era previsto l’evento, che prevedeva anche la firma di autografi, ha ricevuto delle minacce.

 

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