Una chiesa cattolica e’ stata attaccata e devastata da vandali a volto coperto nella diocesi di Quilon, nel Sud del Kerala, India meridionale. Lo ha fatto sapere all’Agenzia Fides monsignor Stanley Roman, Vescovo di Quilon, che si dice ”preoccupato perche’, come cristiani, siamo esposti alla crescita dei diversi estremismi religiosi”.

Il vescovo, che si è recato ieri nella chiesa dedicata a Nostra Signora di Vailankanni, che si trova nel villaggio di Kottenkulangara, racconta a Fides che, nella sera di domenica 4 settembre, un gruppo di circa 20 uomini a viso coperto si e’ introdotto nella piccola chiesa, forzando porte e finestre. I vandali hanno distrutto altare, arredi sacri, confessionali. Uditi i rumori, alcuni cattolici che abitano nelle vicinanze si sono recati verso la chiesa, ma i malviventi li hanno cacciati minacciandoli, per poi fuggire. Il vescovo spiega a Fides che ”nella zona c’e’ una comunita’ cattolica molto vivace e numerosa. Per questo avremmo intenzione di costruire una chiesa piu’ grande. Forse questo progetto ha messo in allarme i gruppi estremisti indu’ che gia’, indirettamente, cercano di intimidirci. Abbiamo avuto, negli ultimi anni, una crescita di tali gruppi estremisti indu’ in Kerala e iniziamo a subirne le conseguenze. Ma e’ anche vero che, di riflesso, stanno proliferando piccoli gruppi integralisti islamici. E tutto cio’ potrebbe mettere a rischio la pace sociale e religiosa che da sempre caratterizza il Kerala”. Il Vescovo ha invitato i fedeli alla calma, ”a non reagire, a sopportare con pazienza violenze e persecuzioni”. ”Agiremo – spiega – secondo la legge: abbiamo denunciato l’accaduto alla polizia, confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine e speriamo che al piu’ presto possano individuare i colpevoli e condurli dinanzi alla giustizia”. Il Kerala e’ lo stato indiano con maggiore densita’ di cristiani: i fedeli sono circa il 20% della popolazione. I musulmani sono il 25% e il resto della popolazione (55%) e’ di religione indu’.

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