Il crollo della Borsa di Tokyo (-7,3% per il Nikkei) trascina al ribasso tutte le borse del mondo. Il risultato giapponese e’ frutto sia delle note della Fed, che prevede un possibile freno alle facilitazioni sui mercati, che la brusca e inattesa frenata della Cina. Il Nikkei ha chiuso con una perdita del 7,32%, pari a 1.143,28 punti, e’ si fermato a quota 14.483.98. Il Topix ha chiuso con una perdita del 6.87%, pari a 87,69 punti, e si e’ assestato a quota 1.188,34
. Le borse europee hanno quindi apertoa in forte calo. Il Dax di Francoforte cede il 2,15% a 8.348,889 punti, il Cac 40 di Parigi arretra del 2,17% a 3.963,31 punti, l’Ftse 100 di Londra lascia sul terreno l’1,72% a 6.722,52 punti, l’Ftse Mib perde il 2,49% a 17.108,43 punti,l’Ibex di Madrid segna -2,31% a 8.270,1 punti. Sui mercati pesa il nuovo dato sull’attivita’ del settore manifatturiero cinese che a maggio ha subito la prima flessione in sette mesi a causa del calo degli ordinativi. Questo mese l’indice Pmi calcolato da Hsbc ha infatti segnato 49,6 punti, scendendo sotto quella soglia dei 50 punti che demarca una fase di espansione e una di contrazione. Ad aprile l’indicatore aveva segnato 50,4 punti. Gli analisti temono che il dato sia la spia di un rallentamento piu’ generalizzato che impedisca a Pechino di rispettare l’obiettivo di un Pil in crescita del 7,5% nel 2013. Ieri il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, aveva aperto a un possibile ridimensionamento del piano di acquisto di titoli avviato per stimolare l’economia Usa.