L’addio del ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi in polemica con la decisione di far tornare i marò in India ha rilievo oggi sulle prime pagine dei quotidiani indiani, ma senza commenti o trionfalismi.

Sia per l’ora tarda in cui la notizia ha raggiunto Delhi, sia per la coincidenza con Holi, la festa nazionale dei colori e della primavera, i giornali hanno usato in fotocopia il titolo “Il ministro degli Esteri lascia protestando per il ritorno dei marò in India”. Su Hindustan Times la notizia è quasi un’apertura (sotto una foto festosa di bambini che giocano con i colori) ma è tratta da agenzie e si limita a riassumere le ultime vicende dei permessi concessi a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Poche righe invece su The Times of India tratte dall’agenzia indiana Pti che cita l’ANSA. E taglio basso, sempre di agenzia, con foto dei marò per The Indian Express. Soltanto il quotidiano The Pioneer pubblica, accanto al titolo sulle dimissioni di Terzi, un secondo servizio in cui sostiene che la decisione della Corte Suprema di costituire il tribunale ad hoc sui marò a New Delhi, potrebbe indebolire l’accusa contro di loro. Questo perché, sostiene, la sessantina di testimoni sono poveri pescatori del Kerala e del Tamil Nadu che dovrebbero trasferirsi nella capitale ed anche perché la maggior parte dei documenti sono in lingua malayam e devono essere tradotti.

 

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