Sospeso dal gruppo Efd, Europa della libertà e della democrazia, sotto la pressione degli euroscettici britannici e in attesa di un vero e proprio giudizio per l’espulsione: Mario Borghezio finisce al margine del suo gruppo a Strasburgo. “I nostri colleghi, quelli britannici, si ritengono indignati, hanno chiesto la sua testa”, spiega al telefono Francesco Speroni, co-capogruppo Efd. “C’é stata quindi una richiesta di sospensione a cui Borghezio non si è opposto”.

“Il gruppo – prosegue Speroni – ha chiesto la sospensione in attesa di discutere l’eventuale espulsione nella prossima sessione di Strasburgo (10-13 giugno). La procedura è stata attivata, ma è stato anche deciso di ascoltare l’incolpato e Borghezio ha chiesto tempo per preparare la sua difesa”. Sul leghista pesano anche i precedenti. “Le frasi su Breivik (il killer di Utoya, ndr) non aiutano, per qualcuno si tratta di una recidiva”, spiega ancora Speroni. Per quelle affermazioni nel 2011 Borghezio fu sospeso per 3 mesi dalla Lega e fu vicino all’espulsione dall’Efd. Per allontanare un componente dal gruppo sono necessari i due terzi dei voti dei membri.

 

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