E’ fallito il golpe militare in Turchia. Decine di migliaia di persone sono scese per le strade, sollecitate dall’appello del Presidente Erdogan, e hanno costretto i soldati infedeli a ritirarsi. Tutto questo dopo ore di caos nel Paese in cui ci sono stati scontri a fuoco, esplosioni e decine di morti e feriti. Il Presidente Erdogan, che si era detto avesse tentato di chiedere asilo prima in Germania e poi in Gran Bretagna, è ricomparso all’aeroporto internazionale di Istanbul e, circondato dalla folla festante, ha promesso che i “golpisti la pagheranno molto cara”, saranno puniti molto duramente.
Ci sono però nel Paese ancora scontri tra militari golpisti e forze fedeli al governo. La situazione sembra non essere ancora totalmente sotto controllo. Sono oltre 750 i militari arrestati. L’annuncio del golpe ieri sera Ieri sera lo stato maggiore dell’esercito ha annunciato di aver preso il potere in tutto il Paese. Carri armati hanno percorso le strade di Ankara e di Istanbul, dove dopo l’appello del presidente Erdogan a ‘resistere’ ai golpisti, migliaia di turchi si sono riversati in strada, sventolando le bandiere con la mezzaluna e giurando fedeltà al presidente. La gente si oppone ai militari: tre feriti su un ponte sul Bosforo I dimostranti lealisti tentano di bloccare i blindati a mani nude e si oppongono agli insorti. Tre i feriti i negli scontri tra civili e soldati su uno dei due ponti sul Bosforo a Istanbul.