Poco piu’ di un anno fa, quando aveva 17 anni, T.J. Lane uccise a colpi di pistola tre suoi compagni di scuola. Oggi, e’ stato condannato a tre ergastoli, passera’ la vita dietro le sbarre, ma non sembra affatto pentito: nel corso dell’udienza ha ricoperto di insulti i genitori delle sue vittime e ha mostrato loro il dito medio, e rivolto all’aula, giudice compreso, ha detto ”andate tutti a fare in…”.

Era la mattina del 27 gennaio dello scorso anno quando T.J. Lane e’ entrato nella affollata caffetteria della Chardon High School, nei pressi di Cleveland, in Ohio. Mancava poco all’ inizio delle lezioni, in tanti stavano facendo colazione, quando lui ha aperto il fuoco con una pistola semi-automatica. In terra rimasero cinque studenti. Il bilancio fu di tre morti e due feriti, uno dei quali e’ ora paralizzato, a vita. Oggi, T.J. Lane, che frattanto ha compiuto 18 anni, poco dopo l’inizio dell’udienza si e’ tolto la camicia blu che indossava, solo per mostrare una maglietta bianca che aveva sotto e su cui era scritto con un pennarello: ”killer” (assassino). A deporre sono stati chiamati anche i genitori delle vittime, che gli hanno rivolte parole durissime, definendolo animale, o mostro. In particolare, Dina Parmertor, madre di Daniel, che quando e’ stato ucciso aveva 17 anni, guardandolo gli ha detto: ”Spero che trascorrerai una fredda vita, in una dura, crudele prigione, assieme a mostri come te”. E ancora, ”se avessi potuto scegliere, saresti morto in modo estremamente lento e straziante … Sei un debole, patetico, vile, codardo”. Lui continuava a sorridere, come se gli rivolgessero dei complimenti. Anche il procuratore e’ rimasto interdetto. ”Francamente non mi aspettavo una cosa del genere”, ha affermato, sostenendo che il comportamento di T.J. Lane dimostra che si tratta di ”un essere umano disgustoso”. Il giudice David Fuhry ha affermato che Lane ”voleva finire in prima pagina sui giornali”, e ha negato che sia malato di mente, ”al contrario – ha detto – era uno studente intelligente che poteva anche diplomarsi in anticipo” E quel giorno, ”ha coscientemente e metodicamente eseguito un piano per uccidere”.

 

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