Una fuga di 300 tonnellate di acqua radioattiva si e’ verifcata nell’impianto nucleare giapponese Daiichi a Fukushima, teatro del grave incidente provocato dal terremoto e lo tsunami del marzo 2011. Lo ha reso noto la Tepco, societa’ che gestisce l’impianto.
La fonte della perdita non e’ stata identificata, ma la Tepco ha ammesso che l’acqua potrebbe aver contaminato il suolo. Pozzanghere con livelli di radioattivita’ molto alti sono apparse questa mattina vicino ai bacini di stoccaggio dell’acqua. Dopo l’incidente, la Tepco ha dovuto continuare a impiegare grandi quantita’ d’acqua per il raffreddamento dei reattori. Ai primi di agosto era gia’ stata rilevata una fuga d’acqua contaminata verso l’oceano Pacifico. La fuga di acqua radioattiva e’ stata classificata “incidente di livello 1” dalle autorita’ giapponesi che hanno competenza sul nucleare. Preoccupato, il governo sudcoreano ha confermato le notizie che arrivano dal Giappone e chiesto che Tokyo spieghi lo sversamento di acqua contaminata nell’Oceano Pacifico.