Occorrera’ attendere un mese per l’inizio dei lavori di restauro al pollice della mano destra del Cristo Redentore di Rio de Janeiro, colpito due notti fa da un fulmine durante una violentissima tempesta abbattutasi sulla metropoli carioca: lo ha riferito al quotidiano ‘O Globo’ padre Osmar Raposo,
custode dell’enorme statua in cemento che si staglia a 710 metri di altitudine sulla vetta del Corcovado, alle spalle delle celebri spiagge cittadine. L’impatto del fulmine ha coinvolto anche una targa posta sul basamento, ma secondo fonti dell’Arcidiocesi si tratta in entrambi i casi di danni “superficiali”. Il dito, in particolare, ha perso alcuni frammenti dalla punta. La scultura, simbolo della citta’ e dell’intero Brasile, 28 metri di altezza per circa 700 chilogrammi di peso, nel 2007 fu proclamata attraverso un sondaggio planetario una delle sette meraviglie del mondo moderno. Era stata colpita da un fulmine gia’ l’anno scorso, sempre alla mano destra, e dunque i lavori di riparazione erano comunque in programma a breve termine. Secondo l’Istituto Nazionale di Indagini Spaziali, la notte della bufera su Rio sono piombati oltre 40.000 fulmini nell’arco di appena tre ore. Raffiche di vento fino a 87 chilometri l’ora hanno imposto la chiusura degli aeroporti e la sospensione del servizio traghetti nella Baia di Guanabara.