Un salvataggio andato a buon fine sul filo dei secondi: l’episodio e’ accaduto giovedi’ mattina e, a sentire il racconto di Roberto Bertacchini, comandante Alitalia e pilota da 37 anni, ”ha dell’incredibile”. Poco dopo l’atterraggio all’aeroporto internazionale di Tokyo Narita, l’equipaggio Alitalia del volo proveniente da Milano e’ salito sul pulmino per raggiungere la capitale nipponica.

Prima del casello autostradale, nel mezzo di un’ampia curva, un’auto s’era schiantata contro il guardrail, distruggendosi. ”C’era del fumo che veniva fuori dal motore e una hostess ha visto che c’era qualcuno nella vettura – dice Bertacchini -. Ci siamo subito fermati, mentre i guidatori di altre auto erano indifferenti. La situazione e’ sembrata subito gravissima. Abbiamo regolato il traffico e fatto un po’ di tutto”. Una sola persona nell’abitacolo, ricoperta di sangue per le ferite profonde riportate nell’impatto contro il guardrail, forse causato dallo scoppio di un pneumatico. ”La sorpresa e’ stata massima quando abbiamo scoperto che l’ uomo nell’auto che oltre a essere italiano era anche un nostro passeggero”, aggiunge il comandante. L’ambulanza e’ giunta poco dopo, ma per il trasporto dell’uomo, dipendente dell’ambasciata d’Italia a Tokyo, si e’ reso necessario il trasporto d’urgenza con l’eliambulanza a causa delle sue condizioni critiche. Il salvataggio, anche secondo i medici, e’ avvenuto in extremis, pochi minuti ancora di ritardo e ci sarebbe stato poco da fare. Per l’uomo, invece, c’e’ ora un lungo periodo di convalescenza.

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