Gli Usa rivedranno gli aiuti all’Egitto alla luce degli eventi seguiti alla destituzione del presidente Mohamed Morsi, ma la fornitura di quattro caccia F-16 “e’ confermata secondo i piani”. “Dati gli eventi della scorsa settimana, il presidente Barack Obama ha chiesto alle agenzie e ai dipartimenti interessati di riesaminare gli aiuti al governo egiziano”, ha fatto sapere una nota del Pentagono. Poco dopo, pero’ una fonte del Dipartimento della Difesa ha precisato che non e’ a rischio la consegna degli F-16, che dovrebbe avvenire ad agosto.
La fornitura rientra nei 20 F-16 commissionati dal Cairo, otto dei quali sono gia’ stati consegnati a gennaio mentre gli ultimi otto dovrebbero arrivare entro la fine dell’anno. Solo sul piano militare, Washington fornisce all’Egitto aiuti stimati in 1,3 miliardi di dollari l’anno, pari a circa un miliardo di euro. Secondo i media israeliani, sarebbe stati il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, a chiedere agli Usa di confermare la fornitura dei caccia della Lockheed-Martin. Intanto il nuovo premier, Hazem el-Beblawi, ha dichiarato di aver bisogno di tempo per dar vita al nuovo governo perche’ “il Paese attraversa un periodo molto difficile”. Beblawi ha pero’ sottolineato che nella scelta dei ministri non terra’ conto dell’appartenenza politica e confessionale, ma solo della loro “professionalita’ e credibilita’”. Beblawi ha cominciato mercoledi’ le consultazioni, il giorno seguente alla nomina da parte del presidente ad interim, Adly Mansour. “Io non guardo all’affiliazione politica: se qualcuno arriva dal partito Liberta’ e Giustizia (braccio politico della Fratellanza Musulmana, ndr) e ha i requisiti per il posto”, puo’ essere chiamato a far parte del governo, ha spiegato. Secondo i media egiziani, che citano come fonte un collaboratore del presidente ad interim Adly Mansour, Beblawi offrira’ sicuramente qualche incarico alla Fratellanza Musulmana; ma l’offerta’ e’ gia’ stata respinta al mittente dagli islamisti, che puntano a un reinsediamento di Morsi. “Fino a questo momento comunque non ho contattato nessuno”, ha aggiunto Beblawi, spiegando di voler decidere i nomi prima di chiedere ai candidati di entrare a far parte del futuro governo. Di Morsi, intanto, ancora nessuna traccia, e per domani, venerdi’, e’ attesa un’altra mobilitazione degli islamisti.