La calma è ritornata nel centro di Atene, dopo gli incidenti avvenuti fra la polizia e un gruppo di giovani incappucciati, quando questi ultimi, che si erano introdotti nella grande manifestazione dei due principali sindacati del Paese, hanno iniziato a gettare contro i poliziotti,
bombe molotov, sassi ed altri oggetti. Stamane in Piazza di Syntagma, di Atene fra un gruppo di manifestanti che ha iniziato a gettare bombe molotov contro i poliziotti, che hanno risposto facendo uso di lacrimogeni, mentre giovani incappucciati hanno danneggiato vetrine di negozi ed edicole dei giornali. Decine di migliaia di persone hanno manifestato in tutte le grandi città della Grecia per protestare contro le misure di austerità del governo ellenico. Le manifestazioni, organizzate dai sindacati del paese nel giorno in cui è stato indetto uno sciopero generale che sta paralizzando il Paese, arrivano proprio mentre indiscrezioni di stampa fanno sapere che il pacchetto di tagli sarebbe già stato approvato dal premier Antonis Samaras e dovrebbe ora passare al vaglio dei tre leader dei partiti che sostengono il governo. Lo sciopero generale di 24 ore è stato proclamato dai principali sindacati, per protesta contro il nuovo piano di austerità che il governo ha varato in collaborazione con i rappresentanti dei creditori internazionali che prevede tagli per 11,5 miliardi di euro per il biennio 2013–2014.Piu’ di 30.000 persone sono scese in piazza al centro di Atene per partecipare alle manifestazioni organizzate dai sindacati contro le misure di austerità del governo. Con una marcia fino al Parlamento si è conclusa, senza incidenti, la manifestazione organizzata dal Pame il sindacato vicino al partito comunista di Grecia, alla quale hanno partecipato, secondo gli organizzatori più di 15.000 persone. Altre manifestazioni sono ancora in corso. “Le nuove insopportabili e dolorose misure non devono passare, questa politica è senza sbocco e distrugge lo stato sociale”, ha detto alla stazione radio Real Fm, il Presidente dell’ Adedy, il sindacato che raggruppa i dipendenti statali, Costas Tsikrikas. Il leader di Syriza, il partito di sinistra radicale greco, i cui rappresentanti stanno partecipando alle manifestazioni, ha duramente attaccato il governo di Antonis Samaras. “Ora – ha detto il leader del partito Tsipras – la parola passa alla società, visto che il governo di coalizione, guidato da Samaras, non è in grado di difendere gli interessi elementari della società greca, e in più ammette e controfirma le inumane misure che portano la società all’ olocausto. La Grecia non potrà essere trasformata in un enorme cimitero sociale”. Aleca Papariga il Segretario Generale del Partito Comunista di Grecia, ha come di consueto attaccato l’ Unione europea, responsabile secondo lei delle sofferenze del popolo ellenico. “Il popolo greco – ha detto Papariga – deve capire che una Grecia svincolata dall’ Ue, può garantirsi il benessere sociale ed evitare il peggio”. Domani mattina alle 10.30, i leader dei partiti che sostengono il governo di coalizione in Grecia, Antonis Samaras, Premier e leader del partito conservatore di Nea Dimokratia, Evaghelos Venizelos, del Pasok (socialista) e Fotis Kouvelis della Sinistra Democratica, si incontreranno di nuovo per cercare di finalizzare il pacchetto dei tagli al bilancio statale per il biennio 2013 – 2014, che comporta duri sacrifici per i cittadini.