”Sara’ dura ma ne usciremo”: gioca la carta del realismo Francois Hollande, il presidente francese che deve fare i conti con i nuovi inquietanti dati dell’Insee, l’istituto nazionale di statistica, che ha visto le sue previsioni al ribasso, con una crescita pari a zero nel primo semestre dell’anno e la disoccupazione che continuera’ ad aumentare. ”Sara’ dura per i francesi (…) voglio dar loro fiducia, sara’ dura ma ne usciremo”, ha affermato Hollande, nel corso di un’intervento su radio Europe 1, una delle piu’ seguite di Francia. ”Lo dico ai francesi: per un anno sara’ difficile (…)

Ma la mia volonta’ e’ che alla fine del 2013 ci sia un’inversione” dei dati sulla disoccupazione, vale a dire, che ”diminuira”’, ha spiegato il presidente, invitando tutti i suoi connazionali a ”fare uno sforzo”. Hollande ha anche garantito che Parigi rispettera’ l’obiettivo di riportare il deficit al 3% del Pil. ”Non rinunciamo a nulla”. Anche se il 2012 e’ stato un anno ”molto difficile”, soprattutto a causa della crisi della zona euro. Prendendo in contropiede il suo predecessore Nicolas Sarkozy, spesso accusato di fomentare le divisioni, il socialista si e’ detto ”presidente di tutti i francesi”. E ancora: ”Voglio che che tutta la Francia abbia successo. Abbiamo bisogno degli strati popolari, di chi si sforza, di chi si sveglia la mattina e si mette al lavoro. Ma abbiamo anche bisogno degli imprenditori, dei talenti, non voglio opporre gli uni contro gli altri. La mia responsabilita’ e’ di calmare il gioco, unire, riunificare (…) Voglio mostrare che la Francia sara’ grande se pacificata”. Alla domanda sui Paperoni che lasciano il Paese per fuggire dalla pressione fiscale, il capo dello Stato ha lanciato un forte appello al senso civico: ”Chi ama la Francia, deve servirla”. E ha ricordato che l’aliquota straordinaria al 75% per i redditi superiori a un milione di euro durera’ solo due anni. ”A un certo momento ognuno deve fare uno sforzo, essere francesi e’ un motivo di fierezza”. A chi lo critica per la sua eccessiva discrezione sulla scena pubblica, Hollande difende la sua scelta tattica. ”Non posso esprimersi tutti i giorni”. A picco in tutti i sondaggi, il presidente dice anche di ”addossarsi” tutta l’impopolarita’ sulla sue spalle. ”Ci saranno altri appuntamenti, valutazioni, voglio dirmi: ho fatto il mio dovere”. ”Il mio obbligo – ha insistito il presidente, che rietiene di essere stato eletto in un ”momento storico” per la Francia, che ora puo’ avviarsi verso ”il declino” o ”ripartire” – e’ riuscire nell’impresa”. ”Ho scelto di andare avanti (…) Cio’ che voglio evitare, e’ che si possano avere dei dubbi sulla Francia. E’ un grande Paese. Non e’ il momento di dire che e’ finita. No, tutto comincia”, ha concluso Hollande.

 

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