Secondo giorno consecutivo di disordini nel centro di Istanbul per la protesta contro la distruzione del parco Gezi, sulla piazza Taksim. La polizia e’ intervenuta con i gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti che chiedono al premier Recep Tayyip Erdogan di fermare la costruzione di un centro commerciale e di una nuova moschea. Venerdi’ il bilancio degli scontri era stato di un centinaio di feriti e una sessantina di fermati.

Nella notte centinaia di manifestanti con le bandiere turche avevano attraversato il ponte sul Bosforo e raggiunto il lato europeo della citta’ nonostante l’uso degli idranti da parte della polizia. Alcuni di loro esibivano lattine di birra, in aperta sfida alle restrizioni notturne sugli alcolici imposte dal filo-islamico Partito della Giustizia e dello sviluppo (Akp) di Erdogan. Da lunedi’ centinaia di persone sono accampate nel parco Gezi per impedire alle ruspe di abbattere i 600 alberi, polmone verde della citta’. La protesta si sta allargando ad Ankara e a una decina di altre citta’ in quella che appare come la prima contestazione diffusa contro il governo filo-islamico.

 

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