Una serie di attacchi con razzi, kamikaze e raffiche di mitra hanno sconvolto il centro di Kabul. Obiettivo degli attentati, rivendicati dai talebani via Twitter, l’assalto al parlamento afghano, colpito prima con il lancio di razzi e poi occupato da un gruppo di kamikaze. La raffica di attacchi rappresenta

“solo l’inizio dell’offensiva di primavera”, ha detto il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid. L’operazione, ha aggiunto, “é stata pianificata da mesi. Il bilancio provvisorio dei vari attentati sarebbe di almeno 16 morti, riferisce la Cnn-Ibn a New Delhi. Gli attacchi combinati sono iniziati con una serie di esplosioni nella zona diplomatica, la cosiddetta green section, nei pressi delle ambasciate britannica e americana, hanno poi preso di mira un’accademia della polizia e sono proseguiti con l’attacco da parte di un gruppo di kamikaze al Kabul Star Hotel, un albergo appena costruito che si trova davanti al parlamento e ad altri palazzi vicini. Da lì i talebani hanno lanciato razzi contro l’ambasciata russa e il Parlamento dove poi sono riusciti ad entrare. Emergency parla di combattimenti anche vicino all’ospedale. “Non si registrano per il momento situazioni di pericolo che coinvolgano connazionali o personale italiano in servizio a Kabul”. Lo assicurano fonti della Farnesina, in seguito alla raffica di attentati che ha colpito l’Afghanistan. La Farnesina, sottolinea la fonte, segue da vicino, attraverso l’ Unità di Crisi ed in continuo raccordo con l’ Ambasciata a Kabul, l’evolversi della situazione nella capitale afghana e nelle varie aree del Paese. I servizi di intelligence afghani (Nds) hanno sventato un progetto di attentato nei confronti del secondo vicepresidente afghano, Karim Khalili, messo a punto da un gruppo legato alla cosiddetta Rete Haqqani. Lo riferisce ToloNews Tv. Secondo l’emittente il commando era composto da due kamikaze e da un coordinatore che ricevevano istruzioni da una base in Pakistan. A Kabul si combatte anche a poche decine di metri dall’ospedale di Emergency, nel centro della città. Il personale ha attuato il protocollo d’emergenza per ricevere i feriti. Gli attacchi sono proseguiti in altre quattro province afghane. Due kamikaze si sono fatti esplodere all’aeroporto di Jalalabad, importante base Nato nell’est dell’Afghanistan, nella provincia di Nangahar, causando numerosi feriti. In quattro sono stati fermati all’ingresso dell’aeroporto. Due di loro si sono fatti esplodere, mentre gli altri due sono rimasti feriti e sono stati arrestati. Ancora attacchi nelle province di Logar e in quella centro-orientale di Ghazni e sud-orientale di Paktita, dove Commando di talebani hanno attaccato edifici governativi. Secondo un primo bilancio dell’Isaf, la forza Nato in Afghanistan, gli attacchi a Kabul sono stati “molteplici” e probabilmente in sette posti diversi e il bilancio, per il momento, è di un terrorista ucciso dalle forze di sicurezza, oltre ai kamikaze.

 

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