Almeno due persone sono rimaste ferite negli scontri avvenuti oggi davanti al palazzo del primo ministro Najib Miqati a Beirut quando manifestanti che ne chiedevano le dimissioni hanno cercato di sfondare le barriere delle forze dell’ordine. L’inviato dell’ANSA sul posto ha visto portare via a braccia un giovane, mentre testimoni hanno riferito che anche una donna è rimasta ferita. Il sito del quotidiano An Nahar parla di “diversi feriti”.

La polizia anti-sommossa, appoggiata da blindati delle forze speciali dell’esercito, ha sparato in aria e ha lanciato a pi— riprese candelotti lacrimogeni per disperdere gli assalitori. Attualmente la situazione è tornata alla calma e solo qualche decina di dimostranti sono rimasti vicino alle barriere della polizia, ma senza cercare di superarle. Gli incidenti sono scoppiati alla fine dei funerali del generale Wissam al Hassan, il capo dell’Intelligence della polizia ucciso da un’autobomba venerd a Beirut. Migliaia di persone che si erano radunate in Piazza dei Martiri per la cerimonia si sono dirette verso il palazzo del primo ministro dopo che, nella sua orazione funebre, l’ex premier Fouad Siniora aveva accusato l’esecutivo di essere “responsabile dell’assassinio” di Hassan, che conduceva indagini su presunti attentati organizzati in Libano dal regime siriano. Successivamente Siniora ha chiamato i dimostranti alla calma, cos come l’ex primo ministro anti-siriano Saad Hariri, che pure ha chiesto le dimissioni di Miqati. L’esercito ha rafforzato questa sera la sorveglianza ai principali incroci di Beirut, dove ha schierato mezzi blindati. Ma la tensione rimane alta in altre aree: in particolare nella città settentrionale di Tripoli, dove sono segnalati scontri tra miliziani di un quartiere sunnita e uno alawita-sunnita. Fonti di stampa libanesi segnalano che la strada costiera a sud della capitale Š stata bloccata nell’area di Naameh da miliziani che hanno dato fuoco a pneumatici. Bloccato da manifestanti anche il traffico nel centro di Sidone, 30 chilometri più a sud.

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