Dopo una notte di guerriglia urbana a Istanbul, il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, non sembra intenzionato a fare concessioni alla rivolta che da due settimane agita il Paese. Nel pomeriggio Erdogan riceve una delegazione di artisti, accademici e studenti che dovrebbe mediare con la piazza che peraltro non la riconosce come propria rappresentante. Intanto, pero’, crescono le critiche internazionali. Il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon ha lanciato un appello alla calma e al rispetto dei diritti umani.

“Il segretario generale ha invitato alla calma e a risolvere le controversie attraverso il dialogo”, ha dichiarato il portavoce del Segretario Generale. “Le proteste dovrebbero essere pacifiche e il diritto a manifestare e alla liberta’ di espressione dovrebbe essere rispettati, in quanto cardini di uno stato democratico”, ha concluso il portavoce. Istanbul ha vissuto la notte piu’ violenta da quando sono cominciate le proteste contro il governo islamista, che pero’ continua a liquidare i dimostranti come “barboni” e “saccheggiatori”. All’alba la piazza da cui e’ partita la ‘Primavera sul Bosforo’ era un cumulo di macerie, ma ormai sotto il saldo controllo delle forze dell’ordine: ruspe e camion dell’immondizia l’hanno ripulita e riordinata dei residui carbonizzati delle barricate e degli improvvisati bivacchi dei manifestanti, in gran parte abbandonati. Sorvegliati da decine di agenti in assetto antisommossa, le auto e i bus sono tornati nella piazza, per la prima volta da 10 giorni. Solo poche centinaia di manifestanti sono rimasti in un accampamento nel Parco Gezi, adiacente alla piazza. Intanto quattro piccole emittenti tv considerate vicine all’opposizione sono state multate per aver dato troppo spazio alla copertura delle proteste. “Hanno minato lo sviluppo fisico, morale e mentale di bambini e giovani”, e’ stata la spiegazione dell’ente di controllo governativo (Rtuk). Un nuovo invito alla moderazione e’ venuto dal presidente Abdullah Gul, il quale, smentendo le denuncie complottististe del premier Erdogan, ha negato che vi sia una cospirazione dei media internazionali. Nella notte italiana la Casa Bianca, che in passato ha indicato la Turchia di Erdogan come un esempio di democrazia musulmana, si e’ detta preoccupata e ha sollecitato il dialogo tra governo e manifestanti. Un pressante invito alla moderazione e’ stato inviato anche dal governo tedesco: “Le immagini di piazza Taksim sono inquietanti: il governo turco sta inviando un messaggio sbagliato al Paese e all’Europa”. L’Italia, dal canto suo, ha auspicato “una Turchia veramente democratica”: il modo in cui il governo turco affrontera’ la protesta e’ per il ministro degli Esteri, Emma Bonino, un “esame di maturita’” per il Erdogan. La Bonino ha detto che la Farnesina lavora per tutelare gli italiani che si trovano in loco e ha aggiunto che sta verificando le notizie di violenze sessuali e stupri che avrebbero compiuto gli agenti.

 

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