La cancelliera ha ribadito la propria fiducia in Mario Draghi: “La Bce è indipendente. Ha però un mandato molto chiaro e strettamente limitato per contribuire alla stabilità della valuta. Io ho fiducia ora come prima del fatto che le sue decisioni siano prese sulla base del suo mandato,
e così ha detto anche Mario Draghi”, ha detto. E il fronte di chi vuole la linea dura sembra però almeno in parte incrinarsi. Dopo che il premier greco Antonis Samaras ha fatto visita alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente francese Francois Hollande ottenendo parole di incoraggiamento, ma nessun impegno preciso, a scendere in campo in maniera più netta a sostegno della Grecia è stato oggi a sorpresa il cancelliere austriaco Werner Faymann. Faymann si è detto favorevole alla concessione di tempi più lunghi alla Grecia per ripagare il proprio debito, “anche due o tre anni”, a patto che Atene rispetti gli impegni sulle riforme e sui tagli alla spesa concordati con l’Ue. Ma la linea dura è sostenuta da Philipp Roesler, liberale, vicencancelliere tedesco. Che dice: “Un proroga, che sia di sei mesi o di due anni, per la Grecia non è fattibile”.