E’ di per almeno otto morti il bilancio di un attacco armato messo a segno contro un locale notturno a Monterrey, nello Stato messicano di Nuevo Leon, sulla frontiera con gli Stati Uniti, da un gruppo di uomini armati che ha aperto il fuoco sulla clientela presente in modo apparentemente indiscriminato, informano i media locali, citando fonti della sicurezza .
L’attacco e’ avvenuto poco dopo la mezzanotte, ora locale: almeno due furgoni sono stati parcheggiati davanti al Men’s Club Matehuala, dai quali sono scesi una decina di uomini, con armi lunghe, che hanno sparato sui clienti e i lavoratori dello stabilimento. Quattro persone sono morte durante la sparatoria, e altre quattro dopo essere state ricoverate in un ospedale locale. I responsabili dell’inchiesta sull’attacco hanno segnalato alla stampa che la dinamica dei fatti ricorda molto un episodio analogo avvenuto quasi un anno fa in un altro bar della zona, il Sabino Gordo: in quell’occasione i morti furono 20. L’attacco e’ avvenuto a pochi giorni dal ritrovamento dei cadaveri di Edgar Morales, sindaco eletto di Met ehuala (nello Stato di Nuevo Leon), del Partito Rivoluzionario Istituzionale (Pri), e di quello del direttore della sua campagna elettorale. I corpi erano crivellati di pallottole. Ieri il governo federale messicano ha deciso l’invio di oltre 15 mila soldati per rafforzare la sicurezza degli Stati di Michoacan, Nuevo Leon, Guanajuato, Zacatecas, San Luis Potosi, Coahuila e Tamaulipas. Le autorita’ puntano il dito contro la banda di narcotrafficanti nota come Los Zetas.