Le Nazioni Unite hanno avviato in Pakistan un piano di emergenza per alimentare 500.000 persone vittime, soprattutto nella provincia meridionale di Sindh, di una nuova ondata di maltempo che ha causato finora oltre 200 morti. La crisi si manifesta poche settimane

dopo che l’ong britannica Oxfam ha duramente criticato il governo pachistano per non aver realizzato investimenti per prevenire le inondazioni che l’anno scorso hanno colpito 21 milioni di persone e provocato danni per dieci miliardi di dollari, nel disastro naturale piu’ grave mai affrontato dal Pakistan. Quest’anno le piogge battenti, gli straripamenti dei fiumi e gli allagamenti si sono concentrati sul Sindh, che si trova in condizioni peggiori dello scorso anno. Il premier pachistano Yousuf Raza Gilani ha assicurato che ”le recenti piogge in Sindh sono stati due volte e mezzo piu’ intense del normale, con l’inondazione di 1,65 milioni di ettari di territorio, di cui piu’ di un terzo di piantagioni e con 700.000 case danneggiate. Infine il capo dell’Authority per la Gestione dei Disastri, Zafar Qadir, ha reso noto che fino ad oggi 209 persone sono morte e 5,3 milioni sono state danneggiate a vario titolo.

 

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