Benedetto XVI rompe la tradizione e si ritira. Sulle “storiche” dimissioni del Papa aprono pressoché universalmente i principali quotidiani occidentali, dedicando al gesto editoriali, gallerie fotografiche, spunti di riflessione e sottolineando come, al di là della sua debolezza fisica, il pontefice sia stato “sconfitto” da scandali e intrighi in una Santa Sede che si prepara ad una “complessa successione”.

Le dimissioni del Papa dominano le prime pagine della gran parte dei quotidiani – non di alcuni tabloid e del Daily MAIL – con il FINANCIAL TIMES che titola “Papa Benedetto XVI sorprende la Chiesa” mentre il TIMES riprende le parole del pontefice e titola “Sono troppo fragile per continuare”. Per il GUARDIAN, infine, il gesto di Ratzinger “ha colto il mondo di sorpresa”. In Germania la BILD, citando lo scandalo Vatileaks, insinua il dubbio di una “congiura” alla base della scelta di Ratzinger ricordando come “l’ultimo anno sia stato il più amaro per il pontefice”. La SPIEGEL, in un articolo intitolato “L’eredità del Papa severo”, evoca la minaccia di uno scisma sottolineando come Benedetto XVI abbia “piùpolarizzato la Chiesa di quanto l’abbia unita”. Per questo – si legge – per alcuni in Vaticano il suo ritiro “é una liberazione”. “Un Papa non va via, dà l’esempio”, è il titolo di un editoriale della FRAKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG mentre la SUEDDEUTSCHE ZEITUNG, il giornale della Baviera, la terra d’origine del Papa, scrive: “questo ritiro fa saltare in aria una tradizione di duemila anni e la stessa immagine che il papato cattolico ha di se stesso. Ma non ha toccato la catena della tradizione, l’ha rafforzata”. In Francia LIBERATION apre con l’ironico titolo “Papa interruptus” dedicando alla vicenda un editoriale scritto interamente in latino e intitolato “Cogitatio”, nel quale si avanza l’ipotesi della “depressione” che non “risparmia più i papi, umani, troppo umani”. LE FIGARO dedica alle dimissioni uno speciale e pubblica in prima un editoriale dal titolo “L’umiltà di un Papa” mentre “Il Papa sceglie di cancellarsi” è il titolo del foglio cattolico LA CROIX. LE MONDE dedica spazio anche a Giovanna Chirri, la vaticanista dell’ANSA che ieri ha dato per prima la notizia, in un articolo intitolato “La rinuncia di Benedetto XVI, il primo scoop in latino”. LE PARISIEN, infine, guarda alla successione e titola “Chi prenderà il suo posto?”. E ala successione guarda anche la stampa spagnola con EL MUNDO che titola in prima “La rosa dei papabili comincia ad agitarsi” sottolineando come in Vaticano “non esistono partiti, ma lobby sì” mentre gli alti prelati “italiani ardono dal desiderio di riprendersi il papato ma sembra che non ci riusciranno perché sono molto divisi e perché nella maggioranza dei cardinali circola l’idea che per disattivare il potere enorme della Curia occorra optare per un Papa straniero”. “Il ritiro del Papa apre la lotta per il potere in Vaticano” è invece il titolo de EL PAIS, che in un editoriale sottolinea come “corruzione e intrighi abbiano sconfitto Ratzinger”, che si porta dietro “anni di malattia e debolezza ma non si è dimesso per nessuna di queste ragioni”. Negli Usa “Il Papato dopo Benedetto” è il titolo di un’analisi del WALL STRETT JOURNAL, secondo il quale il pontefice lascia “una ricca eredità di fede ma anche una fallimentare burocrazia vaticana”. Il NEW YORK TIMES, invece, titola “Un mandato turbolento per uno studioso tranquillo” e, citando gli scandali e le divisioni che hanno segnato la Chiesa negli ultimi anni evidenzia come “sia i supporter che i detrattori” del pontefice abbiano “salutato il suo passo come un momento di grazia, quasi alleviati nel vedere la fine di un viaggio molto turbolento”. “Quanto moderno sarà il nuovo Papa?”, si chiede invece il WASHINGTON POST evidenziando la sfida del successore: “rendere i cattolici nuovamente evangelizzatori”. “La renuncia” – le dimissioni – del pontefice apre anche i principali quotidiani del cattolicissimo Sud America con l’argentino LA NACION che sottolinea quella che appare come “una complessa successione”. Mentre il gesto di Ratzinger rimbalza anche sui quotidiani del resto del mondo, dall’egiziano AL ARHAM all’indiano HINDUSTAN TIMES con l’israeliano HAARETZ che, in un editoriale del rabbino David Rosen, titola “Benedetto XVI, fedele al suo dichiarato impegno verso il popolo ebraico” osservando come “chiunque sia interessato ai rapporti della Chiesa con gli ebrei può solo sperare che il successore di Bendetto XVI consolidi il suo lavoro”.

 

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