No ai “cristiani da salotto”, “educati”, ma senza “fervore apostolico”. Lo ha detto il Papa nella messa a Santa Marta, invitando a chiedere allo Spirito Santo “che ci dia la grazia di dare fastidio alle cose che sono troppo tranquille nella Chiesa; la grazia di andare avanti verso le periferie esistenziali”. Nella sua riflessione sulle letture di oggi papa Francesco ha inoltre dipinto san Paolo come un uomo capace di dare fastidio, e ha commentato scherzosamente il fatto che Gesù si sia interessato alla diocesi di Roma fin dall’inizio.

Di cristiani con zelo apostolico, ha detto il Pontefice secondo gli stralci dell’omelia pubblicati dalla Radiovaticana, la Chiesa “ha tanto bisogno”, “non soltanto in terra lontana, nelle chiese giovani, nei popoli che ancora non conoscono Gesù Cristo, ma qui in città, in città proprio, hanno bisogno di questo annuncio di Gesù Cristo. Dunque chiediamo allo Spirito Santo questa grazia dello zelo apostolico, cristiani con zelo apostolico. E se diamo fastidio, benedetto sia il Signore. Avanti, come dice il Signore a Paolo: ‘Coraggio'”. Tutta la vita di Paolo, ha osservato, è stata “una battaglia campale”, una “vita con tante prove”, di “persecuzione in persecuzione”, senza mai scoraggiarsi, nonostante le “tante croci”. “Paolo – ha osservato – dà fastidio: è un uomo che con la sua predica, con il suo lavoro, con il suo atteggiamento dà fastidio, perché proprio annunzia Gesù Cristo e l’annunzio di Gesù Cristo alle nostre comodità, tante volte alle nostre strutture comode – anche cristiane, no? – dà fastidio”. L’apostolo delle genti dava fastidio anche alla Chiesa, perché non si rifugiava “in una vita tranquilla o nelle strutture caduche”. Raccontando che Paolo si spinse fino a Roma dove il Papa lo spingeva ad andare a dare testimonianza, Bergoglio ha osservato: “Fra parentesi, a me piace che il Signore si preoccupi di questa diocesi, fin da quel tempo… Siamo privilegiati! E Lo zelo apostolico non è un entusiasmo per avere il potere, per avere qualcosa. E’ qualcosa che viene da dentro, che lo stesso Signore lo vuole da noi”. Alla messa a Santa Marta oggi hanno partecipato anche alcuni dipendenti della Radiovaticana.

 

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