Ben 14 persone sono state impiccate oggi a Teheran eseguendo condanne a morte per traffico di droga. Lo rende noto un comunicato della Procura della capitale iraniana senza fornire le identita’ dei condannati. L’Iran, assieme a Cina, Arabia Saudita e Stati Uniti, e’ uno dei Paesi che fa maggior ricorso alla pena di morte.
Applicando la sharia, la legge islamica, sono passibili di pena capitale l’omicidio, lo stupro, la rapina a mano armata, il traffico di droga e l’adulterio. Secondo il rapporto sulla pena di morte pubblicato in marzo da Amnesty International, l’Iran ha eseguito l’anno scorso almeno 360 esecuzioni, in tre quarti dei casi per traffico di stupefacenti. Nel 2010 Human Right Watch aveva contato 388 esecuzioni mentre Amnesty 252. L’attendibilita’ della cifra di 670 condanne a morte eseguite nel 2011 e indicata in un rapporto redatto per il Consiglio per i diritti umani dell’Onu e’ stata contestata dal presidente del parlamento iraniano, Ali Larijani.