Mitt Romney ha vinto nettamente il caucus repubblicano in Nevada. Con poco meno di meta’ dei seggi scrutinati, l’ex governatore del Massachusetts ha conquistato il 43% contro il 26% di Newt Gingrich. Terzo Ron Paul al 18%, quarto Rick Santorum con il 13%. Per Romney, sempre piu’ lanciato verso la nomination

per sfidare Barack Obama a novembre, e’ il secondo successo di fila dopo quello in Florida e il terzo su cinque primarie del Grand Old Party. Nello Stato dei casino’, afflitto da una crisi economica e con una folta comunita’ di mormoni, l’imprenditore mormone che si vanta di aver salvato aziende come Staples e Pizza’s Domino giocava in casa, anche se non ha raggiunto il 51% ottenuto nella sfortunata campagna del 2008. Si tratta comunque di un buon viatico in vista dei prossimi tre appuntamenti di martedi’, quando si votera’ in Minnesota, Colorado e Missouri. Gingrich ha chiarito comunque che non intende ritirarsi. “Sono piuttosto soddisfatto di dove mi trovo ora”, ha spiegato in conferenza stampa, in cui ha promesso di battersi “dritto fino a Tampa”, in Florida, dove ad agosto e’ in programma la convention del Grand Old Party. Poi l’ex speaker della Camera dei rappresentanti ha stilato la tabella di marcia della rimonta che prevede “una serie di vittorie per arrivare al termine delle primarie in Texas”, il 3 aprile, “a una parita’ con Romney, per poi vedere se si puo’ conquistare la nomination”. In palio per Tampa ci sono 1.144 delegati e Romney ne ha gia’ conquistati 95 contro i 30 di Gingrich e i 13 di Ron Paul e i 10 di Rick Santorum.

 

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