La polizia russa ha impedito oggi ad un gruppo di omosessuali di organizzare un gay pride per le strade di Mosca ed ha fermato alcuni attivisti per i diritti degli omosessuali e dei cristiani ortodossi che si opponevano alla parata dell’orgoglio gay.

Le forze dell’ordine sono intervenute ed hanno fermato una decina di attivisti gay che si erano radunati davanti al municipio di Mosca. La manifestazione era stata infatti vietata dalle autorita’ municipali per il settimo anno consecutivo con la motivazione che avrebbe provocato ”reazioni negative” in molti russi. La polizia ha anche rivelato di aver evitato che le due fazioni, attivisti gay e omofobi, venissero a contatto e vi fossero incidenti. ”Una quarantina di persone in totale, di una fazione e dell’altra, sono state fermate per diverse infrazioni della legge”, ha detto un portavoce della polizia, citato dall’agenzia Ria Novosti. Tra i fermati figura anche Nikolai Alexeiev, uno dei leader della comunita’ gay russa. ”E’ un peccato che la Russia sia uno stato totalitario. Sono stato fermato per essermi espresso davanti a dei giornalisti”, ha scritto Alexeiev su Twitter. L’omosessualita’ e’ apertamente disapprovata in Russia: fino al 1993 era considerata un reato e fino al 1999 una malattia mentale.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui