Le forti esplosioni e il crepitare della contraerea e delle mitragliatrici segnano l’arrivo della guerra a Tripoli. Malgrado il portavoce del regime, Ibrahim Moussa, in un intervento alla tv di Stato abbia sostenuto che “alcuni persone armate, poche decine, si sono intrufolate a Tripoli” ma sono state affrontate e la citta’ “e’ salva”,
la sola notizia che si sia combattuto nella capitale significa che il Colonnello e’ sotto assedio. Fadlallah Haroun, uno dei comandanti delle forze degli insorti di Bengasi, ha dichiarato alla Cbs che questo attacco a Tripoli segna l’inizio dell’Operazione Sirena (soprannome della citta’), ossia l’assalto alla capitale coordinato con la Nato. Haroun ha riferito che i ribelli sono stati riforniti venerdi’ sera di armi via mare con alcuni rimorchiatori e che e’ stata scelta la data del 20 agosto, anniversario dell’antica battaglia di Badr, quando i musulmani conquistarono La Mecca nel 624. Tutto e’ scattato dopo il tramonto, che segna la fine del digiuno in questo mese sacro di Ramadan. Scontri si sono registrati nei sobborghi della capitale di Soug Jomaa e Arada. Al Arabiya ha riportato la conquista del quartiere orientale di Tajoura, dove sono ancora in corso in scontri per il controllo della base aerea di Mitiga. Gli abitanti di Tripoli hanno ricevuto un sms che li esorta “a scendere in strada per eliminare con le armi (distribuite dalle forze di Muammar Gheddafi) gli agenti” del nemico.