Almeno undici persone sono rimaste uccise in Siria oggi dalle forze di sicurezza impegnate a reprimere la manifestazione mirata a chiedere la ”protezione straniera”. Lo denuncia la Commissione generale della Rivoluzione siriana che rappresenta una quarantina di gruppi dell’opposizione che si sono riuniti il mese scorso a Istanbul.
Decine di migliaia di persone hanno manifestato oggi a Damasco e nelle zone limitrofe, riferiscono gli attivisti. Anche otto soldati sono stati uccisi dalle milizie del fratello del presidente dopo essersi rifiutati di sparare sulla follaa Zabadani. Secondo le Nazioni Unire, sono circa 2.200 le vittime dall’inizio della rivolta contro il regime di Bashar al.Assad scoppiata a meta’ marzo a Daraa. Tra le vittime di oggi anche un ragazzo di 15 anni. Due morti sono stati poi riportati a Homs, nel centro del Paese, e nella citta’ settentrionale di Jebel al-Zawiya.