Fonti del governo siriano, citate dall’agenzia ufficiale Sana hanno smentito l’uso di armi chimiche in un bombardamento sulla regione della Ghouta, vicino a Damasco, affermando che si tratta solo di “un tentativo di ostacolare il lavoro degli ispettori dell’Onu sulle armi chimiche”, attualmente in Siria.
Gli ispettori, arrivati domenica, devono accertare l’eventuale uso di agenti chimici in tre localita’: una dove il regime accusa i ribelli di averli impiegati, altri due dove sotto accusa sono i lealisti. I movimenti e le attivita’ della squadra di ispettori, guidata dallo svedese Ake Sellstrom, sono tenute segrete. Non si sa quindi dove si trovino in questo momento gli esperti delle Nazioni Unite, ma l’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ong) ha rivolto un appello a loro e alla Croce Rossa perche’ “si rechino immediatamente nelle aree devastate dai bombardamenti per verificare queste informazioni” e “per dare dare assistenza e cure mediche alle persone che ne hanno bisogno”.