Studenti delle scuole di ogni ordine e grado, assieme a professori e genitori, sono mobilitati oggi in Spagna in un nuovo sciopero generale di 24 ore contro i tagli al settore e la riforma della legge di Educazione,
proposta dal ministro al ramo José Ignacio Wert. Convocata dalla Piattaforma Statale per la Scuola Pubblica – alla quale aderiscono i sindacati dei docenti CcOo, Ugt, Stes, Cgt e il Movimento di Rinnovamento Pedagogico, i genitori della Federazione Ceapa e il Sindacato degli Studenti – la protesta è stata preceduta ieri dalla consegna di una lettera al ministero al ramo, in cui si esige il ritiro del progetto di legge organica per il miglioramento della qualità educativa (Lomce), la contestata riforma, che potrebbe essere approvata domani dal Consiglio dei ministri. Studenti e professori rivendicano anche “l’apertura di un processo di dialogo e trattativa con la comunità educativa” sulla riforma. La convocazione dello sciopero riguarda i 5,5 milioni di studenti spagnoli e 500.000 professori non universitari, 1.400.000 studenti universitari e 100.000 professori e ricercatori delle scuole superiori, oltre al personale amministrativo e di servizio. Lo sciopero è stato preceduto da numerose mobilitazioni notturne, con occupazioni e sit-in in una decina di Facoltà delle università Politecnica e Carlo III di Madrid.