L’Ue oltre al rigore deve puntare sulla crescita. E’ quanto sottolinea il capo economista di Standard and Poor’s, Jean-Micheal Six, ai microfoni della radio Bfm. L’Europa ha bisogno di concentrare la sua strategia su ”due gambe”, quella del rigore ma anche quella della crescita che nell’ultimo vertice di Bruxelles e’ stata poco presa in considerazione, ha spiegato.
La recessione nell’eurozona l’anno prossimo sarà più profonda di quanto previsto finora. E’ l’avvertimento che lancia Standard & Poor’s, sottolineando che Paesi esportatori come Germania, Austria, Olanda, Belgio e Finlandia saranno vulnerabili alla recessione. I paesi esportatori dell’Eurozona rischiano di subire una contrazione della crescita più forte rispetto ai paesi importatori col peggioramento della crisi e il calo della domanda, spiega S&P. Secondo l’agenzia di rating a pesare l’anno prossimo saranno soprattutto le misure di austerità varate in Eurolandia per fronteggiare la crisi dei debiti sovrani.