Il magnate australiano, insieme all’erede, e a Rebekah Brooks, ascoltati in Parlamento. Un uomo si è scagliato contro Rupert Murdoch, ma è stato portato via dalla polizia. L’ex numero uno di Scotland Yard: “Non volevo attaccare il premier”.

Ma cresce l’imbarazzo a Downing Street, mentre i bookmaker scommettono su possibili dimissioni già nel fine settimana “Siamo profondamente dispiaciuti per le vittime delle intercettazioni e metteremo le cose a posto per far sì che nulla di simile possa accadere in futuro”, inizia James Murdoch. “È il giorno più umiliante della mia vita”, lo interrompe il padre Rupert, per poi lasciarlo proseguire. Inizia così, con un pubblico mea culpa l’attesa audizione davanti alla commissione cultura della Camera dei Comuni del tycoon australiano dei media e dell’erede, al centro dello scandalo intercettazioni che sta facendo tremare la Gran Bretagna e lo stesso premier David Cameron. Rupert Murdoch, nel suo intervento, si è riferito anche a Silvio Berlusconi definendolo ”un concorrente difficile in Italia”.

 

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